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Anticipo del TFR con cessione del quinto in corso: come fare

Cessione del quinto e anticipo TFR: è possibile?

La cessione del quinto è una modalità di finanziamento molto comoda, perché ha una rata fissa, permette di ottenere somme anche elevate, e non c’è bisogno di motivare la richiesta di denaro.

Questo finanziamento è dedicato ai dipendenti statali, parastatali e pubblici, ai dipendenti privati, e ai pensionati.

Vi sono caratteristiche, requisiti e documentazioni necessarie per ottenere la cessione del quinto. Nello specifico, per quanto riguarda i dipendenti privati, il TFR, trattamento di fine rapporto, viene richiesto dalle finanziarie come garanzia in caso di insolvenza, cioè se non è possibile per un motivo qualsiasi continuare a pagare il finanziamento.

Che cos’è il TFR?

TFR è l’abbreviazione di Trattamento di Fine Rapporto, ed è composto da una parte dello stipendio, trattenuta dall’azienda per conto del dipendente nel corso degli anni di lavoro.

La somma accantonata viene poi liquidata al dipendente in caso di fallimento dell’azienda, in caso di licenziamento, oppure quando si interrompe il rapporto di lavoro, ad esempio per la pensione.

L’anticipo sul TFR è una somma di denaro che si può ottenere anche se si continua a lavorare, se non è ancora il momento della pensione, e se non si è stati licenziati. Esistono però dei requisiti specifici.

Quando si può chiedere un anticipo sul TFR?

La legge prevede dei requisiti per chiedere un anticipo sul TFR. In base al Codice Civile, un dipendente può chiedere un anticipo sul trattamento di fine rapporto se ha un’anzianità di lavoro in quell’azienda di almeno 8 anni.

Inoltre, non può chiedere più del 70% della somma totale del TFR, e deve documentare la richiesta in modo molto dettagliato. Infatti, il TFR può essere anticipato in caso di spese urgenti o essenziali come l’acquisto della prima casa, spese per terapie mediche, oppure spese relative alla paternità, alla maternità e ai congedi parentali.

Che cosa succede, se si ha bisogno di un anticipo del TFR ma si ha una cessione del quinto in corso?

È possibile chiedere l’anticipo del TFR, purché l’importo sia superiore a quello del finanziamento ricevuto. La parte del TFR che si può richiedere è quella eccedente al finanziamento.

Come chiedere l’anticipo del TFR con la cessione del quinto?

La cessione del quinto per i dipendenti privati prevede rate mensili con importo fisso del 20% dello stipendio netto, e la rata dipende da vari fattori. Ad esempio, l’importo dello stipendio mensile, la durata del finanziamento, l’età di chi chiede il prestito, e anche l’importo del TFR.

Il TFR, infatti, è tra i requisiti necessari per ottenere la cessione del quinto, perché rappresenta una garanzia. Se si ha bisogno di denaro urgente, oltre a quello ottenuto con la cessione del quinto, è possibile chiedere l’anticipo del TFR però bisogna chiedere alla finanziaria che ha erogato il prestito la liberatoria per anticipo del TFR.

L’anticipo del TFR e la cessione del quinto: quale conviene?

Sia l’anticipo del TFR che la cessione del quinto sono delle modalità rapide per ottenere denaro liquido. La scelta tra chiedere un anticipo sulla liquidazione o il prestito con la cessione del quinto dipende in primo luogo dall’importo di cui si ha bisogno: con la cessione del quinto, ad esempio, le somme possono essere più alte.

Inoltre, l’anticipo del TFR si può chiedere soltanto una volta per ogni azienda in cui si lavora, mentre con la cessione del quinto è possibile chiedere il rinnovo, la delega di pagamento, e anche aprire altri finanziamenti in contemporanea.

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