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Differenze tra cessione del quinto: i requisiti per richiederla

Differenze tra cessione del quinto: i requisiti per richiederla

Quali sono i requisiti per richiedere la cessione del quinto?

Istituita in Italia nel 1950 con una legge che favoriva i consumi nel dopoguerra, la cessione del quinto è una modalità di prestito non finalizzato, cioè per il quale non sono richieste motivazioni. Questa forma di prestito può essere molto conveniente per le categorie a cui è riservato, poiché permette di ottenere somme anche considerevoli in tempi rapidi, a lunga scadenza e con tasso fisso. Dedicato a dipendenti pubblici, dipendenti privati e pensionati, è utile per ottenere una liquidità immediata da utilizzare liberamente per spese di ristrutturazione, viaggi, formazione e consolidamento dei debiti. Esistono determinati requisiti in termini di importi massimi finanziabili, durata del finanziamento, anzianità di lavoro e altri dati specifici legati all’azienda, che possono influire sull’importo e sulla durata della cessione del quinto. Il requisito comune a tutte le categorie è che il prestito non può superare il 20% della propria retribuzione mensile netta, come risulta dalla busta paga o dall’accredito della pensione.

Cessione del quinto per i dipendenti statali: le tipologie e i requisiti

La cessione del quinto può essere concessa in particolare a:

  • Dipendenti statali
  • Dipendenti di Enti Locali
  • Dipendenti parapubblici 

Non soltanto i dipendenti statali possono richiedere la cessione del quinto, ma anche quelli delle aziende parapubbliche, cioè quelle in cui la partecipazione statale supera il 50%: ad esempio, i dipendenti di Trenitalia e di Poste Italiane e quelle delle aziende municipalizzate. I dipendenti di queste categorie possono richiedere fino a 50.000 euro di prestito e grazie ad accordi di convenzione tra lo stato e l’ente che eroga il prestito è possibile ottenere condizioni convenienti senza necessità della firma di un garante. Per richiedere il prestito è necessario avere un contratto a tempo indeterminato da almeno tre mesi. La durata del finanziamento va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 120 mesi. Si tratta di un prestito utile per chi desidera anche estinguere eventuali altri finanziamenti in corso pagando un’unica rata mensile. La cessione del quinto può essere richiesta da tutti i dipendenti statali che soddisfano questi requisiti, come ad esempio forze dell’ordine, insegnanti, personale ospedaliero, dipendenti delle regioni e dei comuni.

Cessione del quinto per i dipendenti privati: le tipologie e i requisiti

Tutti i dipendenti privati possono ottenere la cessione del quinto, esclusi quelli che lavorano con aziende che hanno meno di cinque dipendenti (microaziende). Per richiedere questa tipologia di prestito è prevista la stipula di un‘assicurazione a garanzia del prestito ed è possibile ottenere importi considerevoli con tasso fisso fino a 120 mesi. È possibile ottenere il prestito anche se si rientra nella categoria dei cattivi pagatori. Possono quindi far richieste di cessione del quinto i dipendenti delle società di capitali (S.p.a, S.r.l) e di società di persone (S.n.c, S.a.s), ma non le ditte individuali né i liberi professionisti.

Cessione del quinto per i pensionati: le tipologie e i requisiti


Grazie a una legge introdotta nel 2005, anche i pensionati INPS e INPDAP possono ottenere somme elevate in tempi rapidi grazie alla cessione del quinto. Tra i requisiti, la richiesta è possibile fino ai 77 anni ed è prevista un’assicurazione obbligatoria come garanzia sul prestito. La cessione del quinto per i pensionati può essere utile per chi desidera aiutare i nipoti o i figli con una somma economica, ma anche per progetti personali o estinzione di debiti precedenti. È concessa anche ai cattivi pagatori. Vi sono però delle pensioni su cui non si può chiedere la cessione del quinto:

  • Le pensioni inferiori a 600 euro mensili
  • Le pensioni cointestate
  • Gli assegni sociali

Rinnovo cessione del quinto: chi può richiederla?

Il rinnovo della cessione del quinto è un’operazione con cui si estingue una cessione del quinto già in corso, perché se ne riceve una nuova. Si tratta di un prestito che permette di avere ulteriore liquidità, e che può essere concessa a chiunque abbia già in corso la cessione del quinto: dipendenti statali e privati e pensionati. L’apertura del nuovo prestito permette di saldare quello precedente prima della scadenza naturale, e si può richiedere soltanto dopo che è trascorso il 40% dell’ammortamento originario. Ad esempio, se la cessione del quinto originaria dura 120 mesi, è possibile avere il rinnovo della cessione del quinto non prima che siano trascorsi 4 anni, cioè 48 rate.

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