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Differenze tra cessione del quinto e prestito personale

Differenze tra cessione del quinto e prestito personale

Cessione del quinto e prestito personale: che cosa sono?

Tra le modalità di finanziamento non finalizzato, cioè per il quale non è obbligatorio indicare il motivo per cui si richiede, vi sono la cessione del quinto e la richiesta di un prestito personale. Entrambe le tipologie di finanziamento permettono di ricevere denaro da utilizzare per svariati motivi. Ad esempio: spese per la casa, acquisti di beni o servizi, viaggi e vacanze, formazione, consolidamento del debito. In entrambi i casi, queste forme di finanziamento possono essere erogate da banche, istituti finanziari e mediatori creditizi autorizzati. La cessione del quinto e il prestito personale, però, presentano caratteristiche esclusive, differenze, vantaggi e svantaggi. Scopriamo quali sono.

Che cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto è una tipologia di credito al consumo concessa ai dipendenti privati e pubblici con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati. Prevede il prelievo delle rate del finanziamento in modo automatico direttamente alla fonte, quindi da parte dell’INPS o dal datore di lavoro, per un importo non superiore al 20% (un quinto) dello stipendio o della pensione netta. L’apertura di un finanziamento con la cessione del quinto prevede un’assicurazione obbligatoria in caso di perdita del posto di lavoro per i dipendenti o in caso di morte per i pensionati. Quindi, in generale, il costo complessivo per ottenere un finanziamento tramite la cessione del quinto è più elevato rispetto a quello di un prestito personale, poiché comprende anche la sottoscrizione di un’assicurazione obbligatoria e i costi di mediazione.

Che cos’è il prestito personale?

Come la cessione del quinto, anche il prestito personale è una forma di finanziamento non finalizzato, che permette di ottenere una liquidità immediata da utilizzare per vari scopi. Il prestito personale può essere concesso a qualsiasi individuo maggiorenne, anche senza busta paga, e tramite la nomina di un garante.

Quali sono le differenze tra cessione del quinto e prestito personale?

Le differenze principali risiedono nelle persone che possono fare richiesta, nell’importo che si può ottenere, nella rata e nelle modalità di rimborso. 

I destinatari

La differenza  tra queste due tipologie di finanziamento risiede nelle persone che lo possono ottenere. La cessione del quinto è prevista infatti soltanto per i dipendenti e i pensionati, e nello specifico:

  • Lavoratori del settore pubblico o privato con contratto a tempo indeterminato
  • Pensionati INPS/INPDAP

Chi non rientra tra queste categorie, quindi, non può richiedere un finanziamento tramite la cessione del quinto ma può richiedere un prestito personale.

L’importo

Nella maggior parte dei casi, i prestiti personali hanno un importo massimo concesso, che va dai 60.000 ai 75.000 euro in base all’ente che lo eroga. Nel caso della cessione del quinto, invece, l’importo massimo che si può ottenere è stabilito in base allo stipendio o alla pensione netti.

La rata

Quando si ottiene un prestito personale, la rata mensile per il rimborso viene stabilita sulla base dell’importo richiesto, della durata del finanziamento e di altri elementi. Nel caso della cessione del quinto invece, la rata mensile per il rimborso non è mai superiore al 20% dello stipendio netto.

Cessione del quinto e prestito personale: quale scegliere?

Entrambe le forme di finanziamento permettono di ricevere un importo di denaro da rimborsare con rate mensili. Prima di decidere per l’una o per l’altra forma è fondamentale confrontare i costi di accensione della pratica e il tasso di interesse, e in particolare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).

La cessione del quinto

La cessione del quinto può essere indicata per chi ha un contratto a tempo indeterminato o una pensione, perché il rimborso è automatico e pertanto non si corre il rischio di dimenticare un pagamento, di pagare in ritardo o di saltare una rata. Inoltre, spesso la cessione del quinto prevede dei tassi di interesse inferiori rispetto ai prestiti personali, in particolare per i dipendenti statali, grazie alle convenzioni INPS/OIPA. La cessione del quinto è inoltre possibile anche per i cattivi pagatori o da chi ha subito dei protesti.

Il prestito personale

Il prestito personale è una modalità di credito al consumo più flessibile, poiché permette di scegliere l’importo della rata e non è necessario avere un contratto di lavoro. In caso di garante che si impegna a rimborsare le rate del prestito nell’eventualità di inadempienza del titolare, il prestito può essere concesso anche ai disoccupati, ai liberi professionisti, ai lavoratori autonomi, ai lavoratori atipici. D’altro canto, per ottenere un prestito è necessario non essere protestati o avere una storia da cattivo pagatore.

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