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Quando conviene chiedere la cessione del quinto?

Quando conviene chiedere la cessione del quinto?

Il prestito personale e la cessione del quinto

Quando ci troviamo dinanzi alla necessità di ottenere liquidità immediata per dover sostenere una spesa extra, sono due in Italia le forme di finanziamento più richieste, ovvero il prestito personale e la cessione del quinto. Per entrambi i finanziamenti bisogna recarsi alla propria banca o a un istituto finanziario, generalmente rivolgendosi a un mediatore creditizio autorizzato.

Entrambi i prestiti vengono offerti senza vincoli di destinazione, dunque non vige l’obbligatorietà di dichiarare per cosa viene impiegato il finanziamento, ma sia il prestito e sia la cessione del quinto differiscono in molte cose e decidere se sia più idoneo utilizzare la prima o la seconda soluzione non dipende dal modo in cui verrà impiegata la somma di denaro ricevuta, ma quali norme creditizie si adattano meglio alle esigenze del richiedente.

La cessione del quinto è una forma di prestito particolarmente gettonata oggi nella nostra penisola in quanto, a differenza dei prestiti ordinari, richiede la restituzione della somma di denaro richiesta attraverso una comoda trattenuta mensile sul salario o sulla pensione del cliente. Si tratta di una rata che, come suggerisce il termine, non può essere superiore a un quinto dell’ammontare totale della retribuzione mensile dell’utente. In caso di pensione, in Italia la legge prevede che il richiedente debba essere assicurato attraverso una polizza sulla vita. Nel caso di dipendente, invece, è obbligatorio sottoscrivere anche un’assicurazione che copra il rischio di perdita dell’impiego. Date queste premesse, vediamo adesso quando è più idoneo richiedere una cessione del quinto e quando invece è meglio affidarsi al prestito tradizionale.

Quando è meglio richiedere la cessione del quinto

Generalmente, la cessione del quinto è la forma di prestito più idonea per tutti coloro che presentano alle proprie spalle una storia creditizia segnata da ritardi nei pagamenti e, soprattutto, se si desidera optare per un rimborso anche piuttosto lungo nel tempo, arrivando fino a dieci anni per poter comodamente restituire la somma di denaro finanziata dalla banca o dall’istituto di credito. A ogni modo, però, si tratta di una forma di finanziamente che può essere richiesta solo ed esclusivamente dai lavoratori pubblici e privati, dunque chiunque abbia un contrattio a tempo indeterminato, o i pensionati (sia Inps che Inpdap).

Spesso, a causa di segnalazioni o di disguidi bancari o a causa di un protesto, diventa impossibile poter ottenere un prestito personale. Ma con la garanzia dello stipendio e dunque della busta paga risulta facile poter richiedere e ottenere la cessione del quinto: questo è un vantaggio da non sottovalutare, in quanto consente di evitare di incorrere nel rischio di non saldare in tempo le rate del proprio prestito e, visto che gli enti pensionistici o i datori di lavoro fungono da garanti non c’è bisogno di garanzie ulteriori perché il prestito venga erogato.

Quando si opta per la cessione del quinto, infatti, la storia creditizia dell’utente che richiede questo prestito non viene presa in considerazione, in quanto la rata di rimborso del prestito viene comodamente trattenuta dal salario o dalla pensione del richiedente a cadenza mensile.

Un altro dei vantaggi legati alla cessione del quinto sono inerenti al fatto che questa forma di finanziamento si rivela ancora più utile nel momento in cui si hanno già altri debiti in corso. In tal caso, infatti, è possibile sia procedere con il consolidamento debiti, dunque si può sia ricorrere a una cessione del doppio quinto o con un prestito delega. Nel caso di cessione del doppio quinto verrà trattenuta una somma mensile che non può superare i 2/5 dello stipendio o della pensione.

Quando è meglio richiedere il prestito

Nel caso in cui si voglia richiedere un prestito personale, serve sapere che questa è una delle soluzioni più vantaggiose in caso si cerchi un finanziamento flessibile e con una somma di denaro facile da rimborsare e non particolarmente elevata. Naturalmente, quindi, nel caso del prestito personale il costo complessivo da rimborsare è ridotto rispetto a quello che si può corrispondere invece con la cessione del quinto. Il prestito può essere richiesto a fronte di qualsiasi necessità familiare, come la necessità di ristrutturare casa, o poter acquistare un’auto, dover affrontare un viaggio o avere dei fondi da parte per l’arrivo di un figlio.

Scegliere tra cessione del quinto e prestito personale

Dati i vantaggi di entrambe le soluzioni, come scegliere tra prestito personale e cessione del quinto?

Prima di tutto, bisogna valutare a parità di condizioni qual è l’importo effettivo di cui si necessita – il Montante Lordo – per poter decidere se sia più idoneo optare per la cessione del quinto o il prestito personale.

Prima di procedere con la scelta di una o l’altra tipologia di finanziamento, dunque, gli elementi da prendere in considerazione generalmente sono:

  • TAEG (ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale),
  • TAN (il Tasso Annuo Nominale),
  • le commissioni di Intermediazione,
  • le diverse commissioni di Istruttoria.

Inoltre, bisogna sapere che la cessione del quinto presenta vincoli e limiti d’età piuttosto elevati rispetto a mutui e prestiti. Quando optiamo per la cessione del quinto, infatti, generalmente i limiti d’età imposti sono fino a 76 anni per i dipendenti e fino a 89 anni per chi riceve la pensione. 

Per l’importo della rata della cessione del quinto, generalmente questa varia a seconda dell’entità della pensione o del salario del dipendente e tiene sempre e comunque conto delle tasse e della soglia minima di sopravvivenza prevista dallo Stato italiano.

Per questa forma di finanziamento, inoltre, il tasso è sempre fisso e la durata massima della cessione è fino a  10 anni.

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