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Ottenere un prestito per l'acquisto della prima casa

Ottenere un prestito per l’acquisto della prima casa

Prestito o mutuo prima casa: le differenze

Come si può ottenere facilmente un mutuo o un prestito per l’acquisto della prima casa? Quando pensiamo di richiedere un prestito per l’acquisto della nostra prima casa, dobbiamo prima di tutto fare una differenza tra prestito e mutuo: il primo, infatti, non supera in genere i 50mila euro. Se dobbiamo richiedere somme più alte, allora ciò che dobbiamo richiedere non è un prestito, bensì un mutuo ipotecario. Su AdvFinance analizzeremo queste due tipologie di finanziamento per la prima casa.

Il prestito per la prima casa è la soluzione più indicata per tutti coloro che optano per l’acquisto di appartamenti a basso costo o per chi ha già messo da parte abbastanza soldi per l’acquisto dell’immobile. Diversamente dal mutuo, non è prevista l’ipoteca sulla casa come garanzia e i tempi di erogazione del prestito sono molto più brevi di quelli di un mutuo.

Quando si opta per un finanziamento per la prima casa tuttavia la maggior parte delle persone preferisce optare per un mutuo, e ciò accade principalmente perché con l’acquisto della prima casa si intende l’immobile dove il mutuante dovrà spostare la sua residenza e che diventerà la sua abitazione principale.

Agevolazioni acquisto prima casa

Non tutti ne sono al corrente, ma sono previste numerose agevolazioni per gli under 35 che devono acquistare casa per incentivare i giovani ad acquistare immobili. Per poter usufruire di tali agevolazioni sul finanziamento della prima casa, tuttavia, c’è bisogno di rispettare diversi requisiti, sia che a comprare la casa sia un singolo e sia una giovane coppia. I requisiti previsti sono:

  • Un reddito ISEE non superiore, complessivamente, ai 35.000€.
  • La coppia o il singolo che acquistano l’immobile non devono possedere altri diritti di proprietà su altri immobili, eccezion fatta per gli immobili pervenuti per eredità o quelli utilizzati da altri membri della famiglia.
  • La metà dell’imponibile utile ai fini dell’Irpef deve essere prodotto da contratti di lavoro a tempo indeterminato.
  • Le dimensioni della casa non potranno superare i 90 mq e non potranno appartenere a determinate categorie catastali che designano gli immobili di lusso e gli uffici (categorie A1, A8 e A9).

Se sussistono tutte queste condizioni allora è possibile ottenere le agevolazioni per il finanziamento per l’acquisto della casa e si potrà ottenere una riduzione dell’Irpef sugli interessi passivi del 19% (percentuale calcolata su un importo annuo che non deve superare i 4000€).

Finanziamento per acquisto casa: agevolazioni per i lavoratori precari

Per venire incontro alle nuove realtà lavorative degli ultimi anni sono state implementate diverse agevolazioni anche per la categoria dei lavoratori precari. Ciò, naturalmente, si traduce con la possibilità di avere garanzie assicurative più alte, condizione imprescindibile per garantire al mutuante il recupero delle quote prestate.

Queste agevolazioni si traducono, ad esempio, con la sospensione delle rate del mutuo da pagare da parte del mutuatario in caso questi non debba essere in grado di saldare le proprie rate. Naturalmente ci sarà bisogno, in questo caso, di un garante: generalmente si fa riferimento a uno o più genitori della coppia o del singolo mutuatario.

Un’altra agevolazione per i lavoratori precari riguarda inoltre l’imposta di registro, quella ipotecaria e catastale (che generalmente ammontano a 50€).

Generalmente, in caso di prestito o mutuo prima casa per i lavoratori precari, è più facile ottenere il mutuo se questo non deve coprire l’intera somma necessaria all’acquisto della casa, dunque non richiedere una somma di denaro troppo alta.

Come scegliere il prestito o mutuo per l’acquisto della prima casa

Le banche possono concedere mutui e prestiti da 5 a 30 anni, e ciò va ad influire su una serie di fattori.

Naturalmente, più la durata del rimborso del finanziamento sarà lunga e più maturerà la quota di interessi maturata alla fine dal cliente, ma allo stesso tempo diminuisce l’onerosità delle singole rate.

La durata da scegliere del mutuo è da valutare anche in base alla propria disponibilità economica. In genere, se si desidera avere una rata mensile più bassa e sostenibile è preferibile scegliere un mutuo di lunga durata che non vada a gravare sui propri consumi. Allo stesso tempo, invece, se l’intento è quello di pagare meno interessi possibile è consigliabile optare per un mutuo di breve durata. Per venire incontro a entrambe queste esigenze, si può scegliere un prestito o un mutuo prima casa di durata media.

In caso di mutuo, esistono mutui a tasso fisso e variabile, ma sono inoltre presenti anche mutui di durata variabile: ciò significa che se i tassi aumentano aumenta anche la durata del mutuo e viceversa.

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